La stretta di mano di Virginia Raggi

Il 30 agosto in Campidoglio ho avuto un incontro con la Sindaca di Roma Virginia Raggi in una ormai non più bollente mattina di fine estate. Virginia è la mia Sindaca e come tale diventa impegnativo scegliere il modo di cui raccontarne. Lascio la politica a chi lo fa di mestiere e scelgo di condividere l’empatia del nostro incontro e delle sensazioni che mi sono portata a casa.

Virginia è una giovane donna, scevra da ogni orpello burocratico e molto trasparente nel suo porsi all’altro. Accogliete e disponibile ha messo subito tutti a suo agio. Il tema del nostro incontro riguardava e toccava temi complessi come la Disabilità, il Valore della Diversità in ogni sua espressione, l’accessibilità delle strutture e il lavoro per le classi più deboli che insistono nell’area Metropolitana. Ne abbiamo parlato con grande serietà e professionalità come un tavolo di tale rappresentanza comporta: Virginia ha già in essere molte iniziative a presidio del Comune su tali  aree ma devo dire che la sua attenzione alle nuove proposte e spunti mi ha colpito. Lei su questi temi ci mette il cuore e si vede. Di fronte a me ho percepito di avere una Donna, una mamma, una Professionista, una Cittadina. Il cuore era lì: sulle difficoltà che ogni giorno Donne, Extracomunitari, Disabili, Anziani, Giovani incontrano a Roma. Poi c’era la Sindaca, che sta’ progettando e costruendo nuove forme di dialogo ma soprattutto nuove soluzioni e che per tale motivo ha voluto incontrarmi. Abbiamo condiviso belle e buone idee, ma soprattutto mi sono accorta di aver condiviso il cuore! Difficile riuscire nella Res Publica se non ci si mette la passione: Roma è la grande Capitale di una Nazione che si trova in un momento di passaggio Politico: impossibile pensare che sia facile e indolore amministrarla. Io ho trovato ascolto e apertura in Virginia necessario per ogni piccolo o grande passo avanti. Non serve altro. Grazie Sindaca, è stata una forte stretta di mano!

 

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Il giorno successivo alla mia laurea in giurisprudenza sapevo già che lavoro avrei “dovuto” fare: lavorare con e per le “Persone”. Lo sentivo forte e chiaro! Le specializzazioni dei master, la prima esperienza nell’area HR di una grande azienda, il lancio nel nuovo mondo dell’interinale…. Un percorso che si è disegnato giorno dopo giorno! La scoperta del valore della Diversità’ per le organizzazioni e dell’entusiasmo nel crescergli accanto; ma soprattutto seguire i percorsi di crescita delle persone che incontro ogni giorno. Tutto questo mi ha formato verso una professionalità aperta, pronta al confronto e costruttrice di reti di interessi. Perché la donna e la professionista che sono oggi e che sarò domani e frutto anche di tutti gli incontri avuti e che avrò: nella mia storia c’è un grazie ad ognuno di loro!

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