Per Formare l’innovazione ad Ampioraggio
- Pubblicato in Formazione valore aggiunto
- Scritto da Maurizio Piccinetti
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Verrebbe da chiedere perché Per Formare, una Agenzia formativa e per il lavoro, si butta a capofitto in un progetto che riguarda l’innovazione, per dirla meglio, nello sviluppo di una metodologia, come la RTA, nata per misurare la capacità innovativa delle imprese e poi sostiene un ecosistema per l’innovazione che vuole mettere in relazione innovatori e mercato, fuori dai luoghi comuni, aderendo convintamente alla Fondazione AMPIORAGGIO?
Per 3 buoni motivi! Eccoli.
Il primo riguarda lo spirito di iniziativa, il desiderio di conoscere, la voglia di mettersi in gioco che abbiamo noi di Per Formare. D’altronde spingiamo le persone ad avere un atteggiamento fortemente proattivo e quindi dobbiamo dare l’esempio, perché non si reciti ancora una volta il vecchio adagio, ahimè sempre di moda, “chi non sa fare, insegna”. Noi abbiamo avuto sempre la voglia, il coraggio di provare. Detta così potrebbe risultare un po’ ridondante e forse retorico, ma vi assicuro che è questo il valore che ci muove.
Quando abbiamo avuto la “fortuna” (ma ricordiamoci di uscire di casa e andare a cercarla continuamente) d’incontrare qualche tempo fa l’equipe di ingegneri della Federico II di Napoli, capeggiata da Stefano De Falco, che ci hanno raccontato la loro idea, ci siamo subito ingaggiati ed abbiamo scelto di affiancarli nel percorso. In effetti l’entusiasmo di questi giovani e pioneristici ingegneri ha fatto la differenza (come sempre d’altronde, visto la capacità di contagio che ha l’entusiasmo).
Il secondo è quello di contribuire fattivamente ad un ambizioso progetto portando il nostro bagaglio di esperienza di consulenti da sempre a fianco delle organizzazioni che credono possibile e perseguibile il miglioramento continuo. Questo ci ha portato a sviluppare la quarta dimensione del modello, quella organizzativa ( o per dirla in modo più esatto “la capacità della cultura organizzativa di raggiungere e mantenere l’innovazione”) per adattare al meglio il servizio/prodotto alle realtà medio piccole. Infatti l’applicazione della metodologia RTA vuole favorire le organizzazioni a divenire sempre più compiutamente learning organization, ovvero imprese che utilizzano la conoscenza per essere più competitive.
Perché questo accada le aziende devono porsi l’obiettivo di sostenere questa sfida con il patrimonio e gli asset di cui dispongono, che risiedono prevalentemente nel loro capitale umano. Da questa considerazione ne consegue il terzo motivo, ovvero l’interesse a studiare i processi di apprendimento e i contesti dove si genera conoscenza, quindi valore. Siamo consapevoli che la cultura aziendale debba favorire il cambiamento, creando le condizioni affinché gli obiettivi e i valori aziendali siano convergenti con quelli individuali al fine di allineare le performance di entrambe. Infatti stili manageriali appropriati, necessari a gestire nel migliore dei modi la cultura aziendale, migliorano sensibilmente il clima aziendale interno e questo può migliorare significativamente la performance aziendale (la letteratura organizzativa calcola che il clima aziendale incida sui risultati aziendali fino al ± 20/30 per cento e lo stile manageriale incide al 70 per cento sul clima aziendale, in positivo o in negativo).
Ci sono apparsi da subito concreti motivi per tuffarsi con il massimo dell’impegno in questa iniziativa e apportare i nostri saperi e le nostre esperienze.
Se riuscissimo a stimolare la riflessione, che è necessario soffermarsi sulle opportunità piuttosto che sui limiti, scoprire nuove azioni e non arroccarsi su quelle passate, incoraggiare il dubbio e la contraddizione invece delle convinzioni, vorrà dire che il tempo, le energie impiegate in questa impresa non saranno state vane.
«Nell’era della conoscenza la crescita economica sembra dipendere da fattori un tempo marginali: quantità e qualità dei processi di apprendimento realizzati; possibilità di accedere alle conoscenze distribuite in reti ampie ed affidabili di specialisti esterni e partner strategici; capacità di propagare le conoscenze possedute estraendone il massimo valore possibile» E.Rullani
Domani 15 ottobre parleremo d’innovazione a Maker Faire presso la Fiera di Roma
Per chi volesse saperne di più:
http://www.performare.eu/component/k2/item/368-gestione-delle-innovazioni-aziendali.html
http://www.aictt.it/index.html