Siamo pronti ad essere Manager per Strategie Globali?
- Pubblicato in Organizzazione e processi
- Scritto da Mariella Bruno
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Uno sguardo sul mondo. Dove vogliono andare le imprese che competono sui mercati internazionali? E con chi vogliono mettersi in viaggio?
Le medie e le grandi aziende che sono in corsa verso business innovativi e di successo hanno bisogno di manager con un’apertura più ampia. Manager capaci di studiare scenari e scoprire nuove opportunità seguendo temi di confine rispetto a quelli conosciuti e praticati fino ad oggi. La richiesta principale è un mix tra competenze hard: variabile rischio, sales, tensione al cambiamento e aspetti soft: negoziazione, multiculturalità teamwork, leadership motivante. Si cercano professionisti capaci di “visione” per sostenere l’implementazione di nuovi business e prevederne le variabili di innovazione che portano con se’. Soprattutto quando le aziende si trovano a crescere per acquisizione le sfide crescono e ci si rende conto della necessità di avere manager che sappiano trasformare in valore la multiculturalità, e il Diversity. Manager in grado di gestire i cosiddetti “contrasti apparenti” a favore di un equilibrio tra identità, valori di gruppo e diversità locali. Personalmente -e credo come tanti di voi- mi sono trovata a vivere esperienze di acquisizioni, di passaggi aziendali, di sviluppo di nuovi business e tali esperienze sono ormai parte delle carriere manageriali. Necessarie direi. Non possiamo crescere se non ci confrontiamo con realtà “differentemente reattive”. Ogni azienda e organizzazione si misura con Mission differenti, che evolvono col tempo e con le nuove sfide di business e su queste si costruiscono gli interventi manageriali in tutte le aree funzionali. Ai manager viene chiesto di interpretare in velocità i nuovi contesti e renderli duttili e funzionali all’economicità dell’organizzazione. Occorre essere profittevoli velocemente e a tal motivo i manager sono chiamati a metter in campo queste nuove competenze: i valori sottesi che fino ad oggi sono stati vissuti come secondari al raggiungimento di business diventano oggi fondamentali per accrescere la competitività sui mercati (soprattutto internazionali). Scoprire talenti, valorizzare le diversità, fare innovazione, management glocal, investire sulla formazione, internazionalizzazione.
Un nuovo stile di managerialità. Un’occasione di cambiamento come professionisti e come uomini.