Lavoro e famiglia
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- Scritto da Cristina Tangorra
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Volevo proporvi questo articolo molto interessante. la dimostrazione che le difficoltà che incontriamo spesso sono l’ispirazione e il motore per cambiare la nostra vita e raggiungere traguardi che non immaginavamo.
Pappe, fiabe e passeggini: l’azienda testa i prodotti e assume solo mamme
La società conta sei dipendenti, un nutrito team di collaboratrici sparse per l’Italia e una pioggia di sponsor
Debuttava così il mondo di Jolanda, all’insegna del «mamme uniamoci e saremo più forti», che puntava sul confronto virtuale e che oggi è diventato un fenomeno di tendenza e marketing, conquistando fior di aziende specializzate nel mondo dell’infanzia. E quello nato come un gioco è diventato una community online che fa incontrare e discutere su ogni cosa: allattamento, asili nido e scuola materna, tempo libero, pannolini bio, vaccinazioni sì e vaccinazioni no.
Ma é pure un lavoro a tempo pieno e una società che ha la sua sede a Milano, conta sei dipendenti, un nutrito team di collaboratrici sparse per l’Italia e una pioggia di sponsor. Si chiama FattoreMamma. Segni particolari: vengono assunte soltanto le mamme. E, quasi un sogno per buona parte delle donne con prole, si lavora fino a metá pomeriggio, «perché poi, di corsa, bisogna schizzare dai figli a scuola ed accompagnarli a danza, catechismo o calcio».
L’unico uomo ammesso nell’azienda é il marito di Jolanda, che ha lasciato tempo fa un posto in Fininvest per gestire con la moglie portale e impresa. Di figli Jolanda, 49 anni, ne ha tre e ha messo la sua esperienza sul campo: «Per stare vicino ai bambini, che ora sono cresciuti, mi sono inventata un lavoro. Ho una laurea in Farmacia, avevo un impiego in una ditta medica che però mi ha bocciato la proposta di un orario flessibile. Che cosa potevo fare? Ho deciso di rischiare. Mi sono licenziata e dal part time negato mi sono buttata a tempo pieno nel cyberspazio. Ho coinvolto tutta la famiglia, che all’inizio mi prendeva per matta ma adesso fa squadra e mi appoggia. Il mio ufficio é qui, sotto casa».
LE AZIENDE
Ha inventato un portale che é una bibbia per le donne con figli. Funziona cosí. Le madri che Jolanda arruola vengono chiamate dalle aziende a testare i prodotti. Dai passeggini alle creme per il bagnetto ai vestiti. «Se il prodotto piace – spiega la pioniera vercellese del web, che colleziona libri, film Disney e fumetti Manga – allora saranno le mamme stesse, attraverso i blog che gestiscono, ad elencare i pregi di quanto é stato loro proposto». Si chiama Native Advertising, ossia ti racconto l’esperienza. Poi ci sono i grandi raduni che richiamano mamme e blogger, anche vip, da tutta Italia. Vengono organizzati corsi di formazione per spiegare come ci si muove in Rete, dove mandare i curricula, come farsi conoscere. Nascono discussioni, ci si confronta, ognuna dice la sua. Si parla, tanto e di tutto. A volte si litiga. Le mamme 2.0 vogliono essere sempre sulla notizia. «Ma certo dovremmo rilassarci un po’. Questo è il mio consiglio». E le filastrocche? «Vanno benissimo – conclude Jolanda -. Filastrocche.it ha una media di 300 mila visitatori unici al mese, contiene oltre 20 mila testi e la pubblicità non manca. Ho seguito il cuore. Volevo lavorare, ma allo stesso tempo stare accanto ai miei figli. Ho dimostrato che si può. E sono felice così». La forza delle mamme é anche questa.