L’etica nelle organizzazioni e il ruolo del management
- Pubblicato in Gestione risorse umane, Strumenti per il mio lavoro
- Scritto da Corrado Cingolani
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“Pensavo di invitarla al focus group, per discutere dei primi risultati di un’indagine sull’impatto dell’etica nella responsabilità pubblica, nell’imprenditoria e nel management.”
Così, in un pomeriggio torrido dell’estate romana, mi sono ritrovato in una fresca ed accogliente sala del centro, a dialogare con professionisti dell’imprenditoria, del management, dell’università laica e cattolica, commentando l’interessante lavoro d’indagine.
Le sensazioni sono state da subito quelle di poter riflettere su qualcosa che va oltre il semplice vivere di qualsiasi organizzazione, qualcosa di più profondo che mi ha spinto a leggermi dentro, tanto che nei giorni precedenti sono andato a rivedere i concetti di etica e qualche teoria, come quelle di Weber.
Solo per questo, dovrei ringraziare chi mi ha invitato, ma soprattutto per il piacere di aver potuto dialogare con persone disponibili al confronto e all’incontro.
Qualche giorno dopo, nel provare a “mettere su carta” le riflessioni relative al focus group, ho percepito una sorta di filo conduttore che accompagna i risultati.
La crisi, ha certamente inciso su una maggiore sensibilità rispetto ai temi etici, mi verrebbe però da chiedere quanto invece, atteggiamenti non etici abbiano veicolato la crisi del sistema che ancor oggi viviamo.
I risultati evidenziano la carenza di norme trasparenti, chiare e di reale applicazione, atte a combattere la corruzione e creare un’azione di lobbying “lecita”, ma come dicevo quello che mi ha colpito è che sembra delinearsi “ il mondo che vorrei” (citando il titolo di una canzone di Vasco), tanto che i risultati portano a richiedere comportamenti “etici” che oggigiorno vengono spesso disattesi dalle stesse categorie di persone a cui appartengono i rispondenti stessi.
Per far ciò, le regole, le norme sono certamente importanti, ma sono sempre e comunque degli strumenti che possano essere efficaci se applicati con onesta intellettuale e di intenti.
Di nuovo, centrare è la persona ed i suoi comportamenti, che dovrebbero farlo riappropriare del concetto di interesse generale, più che di uno specifico, di un bene comune e non di uno particolare.
Ricercare comportamenti che evitino effetti negativi,derivanti dalle proprie scelte e azioni sugli altri e in questa epoca di discontinuità, ancora più importante sarà rapportarsi a valori comuni a più culture, filosofie morali e religioni.
Una notevole spinta ad un approccio etico è certamente quella di un grande lavoro sulla formazione della cultura organizzativa, formazione delle persone e su tutti dei manager, quali punti nodali di dialogo, terreno fertile per affrontare la complessità, in un ottica di consapevole cambiamento.
“… quando penso che non è così il mondo che vorrei.”