La ricerca del lavoro: parto da me!
- Pubblicato in Orientamento e sviluppo personale
- Scritto da Mariella Bruno
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Nelle nostre storie lavorative tutti abbiamo avuto momenti facili e di successo e momenti di difficoltà o crisi.
Oggi non è più “lecito” parlare di posto fisso e aspettarsi di mantenerlo per la vita.
Ma io dirò che proprio non fa più per noi!
Immaginare una posizione di lavoro in un’azienda (sia essa pubblica o privata) che negli anni ci trattenga nella medesima attività, con gli stessi colleghi, sempre nello stesso luogo… con unico stimolo la crescita economica: è un vestito che sa di naftalina!?!
Il mondo va veloce e i cambiamenti si susseguono vorticosamente, non possiamo sederci a guardare il fiume che scorre… Dobbiamo salire sulla barca e navigarlo.
Ogni giorno incontro uomini e donne adulte che affrontano la ricerca del lavoro e hanno vissuti differenti:
comune a tutti la paura:
- quando si è adulti ci sono responsabilità economiche da assolvere,
- c’è la crisi d’identità rispetto ad un contesto di lavoro perso di cui ormai si conoscevano i confini e che per questo rassicurava.
- Una tranquillizzante idea di sé, di cosa si sa fare e di come ..e di cosa no
- Di chi si è….
E all’improvviso tutto viene meno: ogni cosa non ha più un confine certo!?!
“ E neanche io so più veramente chi sono e a chi posso servire…?!?”
Ci rimettiamo alla ricerca di un nuovo lavoro pensando che utilizzare i metodi a noi noti sia la cosa giusta:- rispondiamo agli annunci… facciamo il passaparola con gli amici… leggiamo i giornali di lavoro….
e aspettiamo!
Aspettiamo che qualcuno ci chiami, che si rendano conto di cosa so fare, che l’amico giusto mi trovi un posto nell’azienda dove lavora.
E aspettiamo!
Aspettiamo che la crisi passi, che i tempi migliorino…
aspettiamo!
Ma l’errore è proprio lì!
In realtà il joystick per cambiare le cose ce l’abbiamo in mano noi!
Aspettare è una “non azione”, non la soluzione! Per questa ci vuole energia e coraggio… tanto!
Perché bisogna partire da noi e uscire da questo loop in cui siamo entrati e che ci lascia in una confort zone senza affrontare la paura. Ma la paura è necessaria perché è elemento propulsivo per far partire le nostre nuove risorse, e superare i limiti!
Quindi da dove parto? Da me.
Procuriamoci un foglio bianco e un’agenda.
…. To be continued….
1 Commento
Mariella complimenti, semplicità e chiarezza per un argomento, ma sopratutto un’applicazione, assai difficile da mettere in pratica, ma che rappresenta sicuramente l’unica strada da percorrere.