Si può gestire la paura?
- Pubblicato in Orientamento e sviluppo personale
- Scritto da Mariella Bruno
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Tutti abbiamo avuto paura.
Le interrogazioni a scuola, gli esami universitari… qualcuno capace di balbettare e avere vuoti di memoria pur avendo passato notti insonni sui libri!?! Ma anche se tutti abbiamo avuto paura, non l’abbiamo vissuta tutti allo stesso modo. Perché la paura si manifesti è necessario percepire una minaccia e, una minaccia perché sia tale, vuole una interpretazione soggettiva legata all’esperienza e al carattere. Cosi abbiamo indifferentemente paura del dentista… o di insetti che pungono…o dell’altezza! Può essere vissuta in forma di ansia quando si soffre l’anticipazione del pericolo o di panico quando l’intensità della minaccia viene sentita oltre l’umana possibilità di gestirla.
In natura nessun uomo o animale può però sopravvivere senza la paura. Può un topo non provare paura vedendo un gatto??? La paura è un fenomeno universale che prende tutti determinando reazioni in termini di attacco, paralisi e fuga. Il primo passo per affrontare questo fenomeno e quello di accettarlo come proprio!
Però ci si può preparare al fine di gestirla meglio quando si presenta, sentirla quando sta’ arrivando e imparare a riconoscerla per poterla affrontare al meglio:
-non vergogniamoci di aver paura
-impariamo a riconoscerne i sintomi fisici (respiro corto, tachicardia, sudorazione) in modo da non farci trovare spiazzati
-abituiamoci alla paura in modo graduale. Es. con attività sportive, affrontiamo stress e paure sopportabili (se siamo timidi parlare in pubblico potrebbe essere un buon primo esercizio…) Facciamo un piano di esposizione su cui monitorare i risultati.
-Studiamo le nostre reazioni in modo da caprie il nostro modo di risposta al pericolo: attacco, fuga, blocco.
-Curiamo l’aspetto della fiducia in noi stessi in termini fisici e mentali. Scegliamo allenamenti in contesti impegnativi e cerchiamo il continuo miglioramento.
-Impariamo tecniche di rilassamento veloce (respirazione di “pancia”)
-Poniamo attenzione all’aspetto del pensiero: allontaniamo quelli negativi: “non riesco… non ce la faccio”. Per dare spazio ai pensieri positivi: “va tutto bene.. sono calmo… ce la faccio”!