Prima le persone poi i processi
- Pubblicato in Organizzazione e processi
- Scritto da Fabio Armellini
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Mi soffermo su una recente esperienza di coaching vissuta in cui abbiamo lavorato su noi stessi, ovviamente me compreso, dove per l’ennesima volta ho avuto la conferma che mettersi in gioco è fondamentale.
Nel nostro caso abbiamo testato con successo la tecnica delle tre posizioni: oltre a quella propria (1° posizione) in cui si vive la scena come la si è vissuta, molto importante provare a sentirsi l’altro (2° posizione) e infine per ultimo vedere la scena in maniera razionale come osservatore (3° posizione). Alla fine tutti hanno avuto l’opportunità di percepire sensazioni, vedere stati d’animo e sentire emozioni diverse a seconda delle posizioni avute e poi discuterne e migliorare i propri comportamenti.
Fondamentale la scelta di un buon coach che abbia competenze profonde nelle dinamiche personali e di gruppo.